Una volta che il testo esce, quel testo non è più mio. Un uomo che scrive versi è nel contempo schiacciato da una direzione diacronica, passato-futuro e da quella sincronica che è il presente. Il luogo del poeta è quello di starne al centro, subendo pressioni enormi. In qualche modo devi essere tu e non esserlo… e questo ti dà la forza di non porti il problema del per chi scrivere, considerata anche la sconfortante assenza di lettori. È in virtù di questo stato di compressione che si scrive, per questo cerco di scrivere sempre in gratuità. La poesia si può imparare a memoria. È così che diventa di tutti. È una forma di resistenza perché ti insegna a sentire le cose senza appropriartene: illumina le cose da dentro e le libera. La vera poesia, in qualsiasi modo si esprima è sempre fuori mercato. Ed è pericolosa, e disturba il potere.
Pierluigi Cappello