da Attori della Normalità
Tu!
Conobbi i cervi
volanti sulle colline
al chiarore delle lucciole,la luna
E la mia pena
simile a una dissipazione
a un andar via
con gli ortaggi dei Campi
tra tuberi e legumi
in magazzino sono nato
sotto una zucca
raccolta per l’inverno
Due boccioli di rosa,sotto la finestra
non ancora rapiti dal gelo
Il mucchio del letame sulla terra bianca
la mia sicurezza di esserci
Nulla mi ha spezzato
Poco mi ha convinto
Ma Tu! Dal primo istante
Forma formale
Formarsi violarsi
Viole non furono,mai
crete nel Creato
Erano prevenute
Pervenute a noi sconosciute
Viole non furono labbra d’amore
né lebbre di desideri
ma d’istanti i fiori
fiorire per venire amore
D’istanti è l’amore
Così distanti a volte
da paure parere uccisi e trafitti
da lame,da chiodi,da fruste e flagelli
Consegnate al vento la mia carne
che Dio la benedica nel mio orto
e salvi il mio piccolo amore
il mio piccolo amare,dal gelo
Salvate le mie carni disperse
per ricomporle in una bara
che il sole cremi e illumini
il coraggio di tutti
Dove?
Dove non avere paura