La tragica situazione delle donne Tamil che lavorano nelle piantagioni del tè dello Sri Lanka affonda le radici nel periodo coloniale. Il tè Lipton rimane la memoria e il simbolo di queste ingiustizie che si perpetuano dall’inizio del XIXsec. quando almeno 500.000 Tamil comperati schiavi dagli inglesi e deportati dal sud dell’India, furono fatti lavorare nelle piantagioni collinari dell’isola. I Tamil delle piantagioni non sono mai stati ben accolti dalla popolazione locale e sono tutt’ora senza diritti politici, senza patria, al limite della soglia della povertà.
Vivono da generazioni all’interno o ai bordi dei territori coltivati il più delle volte in case-baracche proprietà delle Compagnie per cui lavorano. Per i servizi di fornitura d’acqua, di luce e per le medicine dipendono sempre dai datori di lavoro. Una situazione non lontana dal lavoro schiavo.
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